RECUPERO DI COMPLESSO RESIDENZIALE STORICO, 2022
L’obiettivo del progetto è raggiungere la massima sostenibilità con un concept che sarà alla base di tutte le attività intorno alla Tenuta. Vivere secondo il ritmo della natura, rispettando le tradizioni locali e le strutture preesistenti.
Con l’utilizzo di materiali recuperati dal territorio, considerando i processi produttivi e gli impatti ambientali del ciclo di vita, il progetto si concentra sulla ridefinizione del rapporto tra uomo e natura.
La tenuta di Forci ha probabilmente origine nel XIV secolo, costruita principalmente per la caccia.
I primi proprietari furono i Buonvisi, che risalgono ai tempi di Ottone III di Germania, quando si parla di un Buonviso – consigliere di stato di quell’imperatore – giunto a Lucca intorno al 900. Con il Rinascimento la tenuta divenne sede di un cenacolo culturale e artistico a livello europeo. Nel XVIII secolo Forci subì alcuni ammodernamenti e un prospetto centrale. Ricostruzione del primitivo oratorio in vera e propria chiesa, commissionata dai Buonvisi all’architetto lucchese Domenico Martinelli, molto conosciuto all’estero, anche a Vienna ea Praga. In quel periodo l’impronta agricola della zona era ben consolidata, con importanti produzioni di olio d’oliva e vino.
Negli ultimi decenni, la nipote del Conte, Diamantina Scola-Camerini, si è presa cura di Forci con lo stesso amore del nonno prima, dedito a conciliare progresso e tradizione. Oggi la tenuta è gestita direttamente con lavoratori agricoli e le colture principali sono, da sempre, vigneti e uliveti. I suoi prodotti: olio, vino, aceto, olive, pecorino e ricotta, miele e grappa. Antico e nuovo, pulsante e rigenerato, è inevitabile avvertire una serenità che nasce dal rispetto per questa realtà a sua volta così rispettosa della misura dell’uomo e della natura. Inevitabile sentire anche lo sforzo costante di tutti coloro che vivono e lavorano a Forci per rispettare il motto dei Buonvisi, gli antichi e primi proprietari:
“Ogni giorno penso a lavorare bene”